Se avesse dovuto trovare una parola per descrivere la situazione in cui si trovava in quel momento sarebbe stata umiliante. E poi avrebbe detto beh, però... Il discorso era il seguente: non era propriamente abituata alle audizioni, ne aveva sostenute alcune ormai diversi anni fa, nel "periodo Disney", e successivamente ne aveva sostenute molto poche, tutte con esiti disastrosi per colpa esclusivamente sua; ora doveva rimettersi in gioco, e ciò voleva dire fare provini su provini, ricevere no dopo no. Doveva mettersi l'anima in pace, perché o questo, o avrebbe dovuto trovarsi un altro modo per guadagnarsi la vita. Stavano per riproporre The Play That Goes Wrong, commedia inglese trasportata a Broadway, precisamente al Brooks Atkinson Theatre sulla 47th Street, e il suo agente era riuscito a farle ottenere un provino per il ruolo di Sandra: anche i suoi insegnanti dicevano che aveva dei buoni tempi comici, doveva solo imparare a sfruttarli al meglio. E lei di commedia se ne intendeva, no? Dopotutto Lily & Charlie, la serie tv dove aveva speso cinque anni della sua vita, era una commedia. Stupida, ma pur sempre divertente. Aveva fatto anche alcune ricerche sul regista, un certo Arthur Lancaster, e ciò che aveva letto su Google le aveva dato l'idea di un inglese tutto precisino, con una perfetta educazione e un perfetto accento e una perfetta visione di come dovevano andare le cose. Aveva pure fatto Shakespeare, insomma. Era difficile dire se sarebbe andata d'accordo con una persona così, ma d'altronde finché non si prova non si può mai sapere. Si trovava dunque dietro le quite, letteralmente, del teatro, una mattina in cui si tenevano le audizioni. Il posto era mediamente affollato, tra ragazze lì per la stessa parte, gente della produzione, gente del teatro, tizi a caso, il regista che era già seduto in platea e che aveva avuto modo di guardare di sfuggita. Sembrava anche un bell'uomo, diamine. Era tutto ciò a cui riusciva a pensare: non era nervosa, a parte una leggera e ovvia ansia all'idea di dover essere giudicata da un gruppo di sconosciuti. Se ne stava lì tranquilla, ad osservare chi le camminava di fronte. Nessuno l'aveva riconosciuta, bene. In teoria il tuo turno era a breve, e avrebbe provato la scena iniziale con un altro attore; qualcuno l'avrebbe chiamata presto. |